ATA-PC Italia Onlus chiede un intervento celere delle Autorità competenti per i cani morti in Sicilia
SCIACCA (AGRIGENTO) – È salito ad una trentina il numero di cani morti per avvelenamento. Almeno questi sono i numeri ufficiali dei cani ritrovati e chi sa quanti ancora potrebbero essere morti in campagna, in zone non facilmente visibili.
Il comune ha presentato una denuncia contro ignoti alla Procura, ma crediamo fermamente che con questo gesto l’amministrazione comunale abbia solo voluto lavarsi la coscienza, in quanto non si conoscono altre azioni reali e concrete messe in campo sul territorio.
Il sindaco ha diramato un’ordinanza con un avviso urgente alla popolazione ad usare la massima cautela per la possibile presenza di altre polpette avvelenate nella zona interessata, ma pare non si sia attivata per effettuare una reale bonifica della zona, non ha creato gruppi di lavoro coinvolgendo anche i volontari per ricercare eventuali altre esche, non ha emesso un’ordinanza contro chi effettua tali azioni.
Di attività concrete contro questa mattanza potevano esserne fatte molte, ma non sembra ci sia la reale volontà di intervenire, forse nell’ incapacità di far rispettare la legge contro il randagismo, qualcuno potrebbe trovare comoda la situazione venutasi a creare.
Non vogliamo pensare che sia una cosa organizzata, non vogliamo dara retta alle voci che assimilano la mattanza con il ripulire le strade dai cani per il giro d’Italia, vogliamo pensare che sia solo il gesto di uno psicopatico che odia i cani, probabilmente a causa di un eccessivo randagismo, non risolto a cura delle amministrazioni locali, che ha deciso di agire nel peggiore dei modi, uccidendo esseri inermi, che non hanno commesso alcun reato per essere condannati a morte.
Ora è giunto il termine delle parole ed è arrivato quello dei fatti, per questo chiediamo ai sindaci, alle forze politiche provinciali e regionali, di intervenire, di applicare la legge e di mostrare un po’ di umanità.